1973 Ve Mestre Acquario - Paolo Pennisi

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1973 Ve Mestre Acquario

(Estratto dal catalogo)



Presentazione di Paolo Pennisi

«... in ogni epoca le idee dominanti sono le idee della classe dominante ...» (K. Marx, F. Engels, Ideologia Tedesca, Roma 1958 pg. 418).La grande massa degli artisti sa e vuole solo testimoniare delle idee e della volontà della classe al potere, mentre solo una minoranza è portavoce dei fermenti rivoluzionari delle classi oppresse e allopposizione. Anche l'arte contemporanea nella sua stragrande maggioranza è arte reazionaria, asservita alla classe borghese dominante, e quelli che la cultura del nostro secolo spesso suole indicare come artisti d'avanguardia altro non sono che servitori del potere borghese, pronti a dare fiato e respiro al maneggio di interessi economici ed ideologici di classe mascherati ed esaltati in ideali «eterni». Le correnti artistiche definite dalla cultura borghese come davanguardia non sono altro in realtà che forme di arte reazionaria poiché, prive come sono di ogni contenuto (l'arte borghese al potere non può avere altri interessi se non di conservazione della propria realtà) si esauriscono in sterili ricerche ed elucubrazioni formalistiche, chiuse nella loro incapacità a volere la trasformazione del mondo nella sua attuale divisione in classi. Certo l'arte non ha come sua peculiarità la possibilità di cambiare la società e la realtà; solo la rivoluzione materiale dei fatti, sostituendo una realtà con un'altra, servirà a dare verità e giustificabilità REALE alle idee e alle intuizioni artistiche.

L'arte può perciò solo ricoprire il ruolo di provocazione e di rottura con le convenzioni formalistiche della classe al potere, può proclamare il distacco con la realtà mistificata dei pseudovalori borghesi creando i presupposti per un nuovo linguaggio in attesa di una realtà nuova. L'arte ha come funzione di presentare il male, l'arte è il luogo della verità oltre l'equivoco delle realtà, è la dimensione sostitutiva e riparatrice della vita, ma non può trasformare il male, può solo indicare quale potrà e dovrà essere la REALTA UNICA che sia oltre i limiti le paure le angosce delle REALTA PARTICOLARI delle classi in lotta.

Ed è solo il marxismo che può dare la risoluzione «umana» e definitiva delle successive realtà particolari. L'arte perciò deve compiere la sua parte in questa corsa alla realizzazione dell'uomo, indicando questa realtà risolutrice insita nel marxismo e nell'idea comunista, appoggiando ed esaltando ogni azione di lotta ogni rivolta che sappia far avanzare di un altro passo ancora l'ultima definitiva lotta di classe tra oppressori e uomini che credono al diritto della libertà UNICA ed UGUALE per tutti.
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