2004 Nexus Walter Vanni - Paolo Pennisi

Paolo è stato un compagno nel vero senso della parola la: profonda idealità, coerenza di comportamenti, passione e slancio nel confronto e nell'azione, affidabilità nei rapporti tra le persone e con il partito.È stato, nella migliore tradizione della sinistra italiana, un militante forte e coraggioso, fedele al movimento di cui sapeva cogliere le debolezze e i difetti restando al suo posto di responsabilità e di impegno.

È stato un dirigente politico autorevole e rispettato per capacità, preparazione, disinteresse personale. Sempre in grado di guardare alla realtà dei fatti e di richiamare su di essi l'attenzione.È stato un amministratore competente e rigoroso che non si è mai tirato indietro rispetto ai problemi, per quanta fatica potesse costare il tentativo di risolverli.

Paolo non apprezzava compiacimenti. Il miglior modo per ricordarlo, per rendere chiaro che la sua presenza nella nostra individuale vita di militanti e in quella collettiva del partito è stata importante e utile, non mi sembra quello di ricordare il suo pur impegnativo cursus honorum.

È semmai quello di proporre uno studio serio sulla sua complessa personalità di uomo politico, di uomo di cultura, di artista, di amministratore, per restare alla dimensione pubblica, in modo da cogliere da questo intreccio l'autentica lezione di impegno civile che essa contiene. È quello di riflettere sulla miseria e sull'impotenza della politica di oggi che certo a Paolo non piaceva per niente. È quello di chiedersi se questa fragilità della politica non abbia qualcosa a che fare con il venir meno in tanti, in troppi, di quella dimensione culturale e morale che Paolo testimoniava.

Certo è che la sua perdita impoverisce la sinistra e la rende più debole in un momento assai delicato.

Ma Paolo non apprezzava neanche chi si compiange. O peggio, chi si rassegna. Perciò nel salutarlo invito tutti quelli che lo hanno conosciuto, e coloro che non hanno avuto questa fortuna, a ricordare che le qualità di Paolo sono, qui e ora, più che mai necessarie per far vivere le idee di libertà e di giustizia che, per un tempo troppo breve, abbiamo potuto condividere con lui.